Roma – Bene il panel test, ma è la classificazione degli oli che va modificata. Dal workshop promosso, in Italia, da Unaprol e da Coldiretti giunge al COI la richiesta di una nuova classificazione degli oli extra vergine di oliva. La proposta del presidente David Granieri è quella di abbassare il livello di acidità dell’extra vergine da 0,8 a 0,5% per privilegiare la qualità e contrastare in maniera più efficace il rischio di frodi. Per arginare questo fenomeno Unaprol si schiera per la difesa ed il rafforzamento della norma COI che sostiene il panel test. “La richiesta di una nuova classificazione degli oli di oliva può essere presa in esame nell’ambito delle procedure previste dal futuro accordo internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola - ha dichiarato Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo del COI - Gli standard del COI sono uno strumento in continua evoluzione proprio per rispondere alle esigenze del mercato, di trasparenza e di rispetto dei consumatori. È necessario però che una proposta venga presentata ufficialmente al Consiglio dei membri perché il Segretariato Esecutivo possa istruire la pratica e avviare le procedure per la discussione dell’argomento nell'ambito del prossimo accordo internazionale dell'olio di oliva e delle olive da tavola”.
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