OBIETTIVI (CHI SIAMO)
Il Consiglio oleicolo internazionale è l’unica organizzazione intergovernativa e internazionale nel settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola. È stato istituito nel 1959 sotto il patrocinio delle Nazioni Unite, e ha sede a Madrid. Fino al 2006 il suo nome in lingua inglese era “International Olive Oil Council” (IOOC). Il nome e la sigla in lingua italiana, Consiglio oleicolo internazionale (COI), sono rimasti invariati.
Il Consiglio contribuisce in modo decisivo allo sviluppo responsabile e sostenibile dell’olivicoltura e rappresenta un luogo d’incontro in cui le politiche più adatte ad affrontare le sfide del presente e del futuro sono discusse a livello mondiale. Il Consiglio si adopera per:
- Incoraggiare la cooperazione tecnica internazionale nell’ambito di progetti di ricerca e sviluppo, formazione e trasferimento di tecnologia.
- Promuovere l’espansione del commercio internazionale di olio di oliva e olive da tavola, definire e aggiornare le norme commerciali e operare a favore del miglioramento della qualità.
- Promuovere la sostenibilità ambientale dell’olivicoltura e dell’industria olivicola.
- Incrementare il consumo mondiale di olio di oliva e olive da tavola mediante campagne e piani d’azione innovativi.
- Fornire informazioni e statistiche chiare e precise sul mercato mondiale delle olive e dell’olio d’oliva.
- Consentire ai rappresentanti dei governi e agli esperti di incontrarsi periodicamente per un confronto sulle tematiche di attualità per il settore e sulle priorità d’azione del COI.
- Lavorare in stretta collaborazione con il settore privato.
Sono membri del COI i principali produttori ed esportatori internazionali di olio d’oliva e di olive da tavola. Il 98% della produzione mondiale di olive proviene da paesi produttori membri del COI, situati principalmente nella regione mediterranea.
Il COI si impegna a favorire lo sviluppo integrato e sostenibile dell’olivicoltura mondiale. Si adopera affinché questo impegno produca progressi concreti per i suoi paesi membri e soprattutto per le popolazioni il cui reddito dipende principalmente dall’olivo.
TESTI DI BASE
Il Consiglio oleicolo internazionale, sorto nel 1959, venne istituito per amministrare gli accordi internazionali conclusi su questo prodotto di base nel corso degli ultimi sessant’anni.
Il COI ha amministrato in tutto sei accordi internazionali sui prodotti di base, il più recente dei quali è entrato in vigore il 1° gennaio 2017 (vedi anche ERRATA CORRIGE).
ANTECEDENTI
L’Accordo del 1956
Il primo Accordo internazionale sull’olio d’oliva è stato adottato il 17 ottobre 1955 al termine dei negoziati convocati a Ginevra dal Segretario generale delle Nazioni Unite.
Come tutti gli accordi internazionali sui prodotti di base, esso trova il suo fondamento giuridico nel capitolo VI della Carta dell’Avana, che affermava alcuni principi di base per favorire lo sviluppo del commercio mondiale. L’Accordo mirava a stimolare il coordinamento internazionale delle politiche di produzione, industrializzazione e commercializzazione nel settore olivicolo e a stabilizzare ed espandere gli scambi commerciali. Rimase in vigore fino a settembre del 1963.
Il COI è stato istituito nel 1959 in base a questo primo accordo. La sede per l’organismo fu fissata a Madrid, in Spagna, dove si trova tuttora.
L’Accordo del 1963
Il secondo Accordo internazionale sull’olio d’oliva è rimasto valido dall’ottobre 1963 al dicembre 1979. Il suo obiettivo principale, come per l’Accordo precedente, era quello di stabilizzare ed espandere il commercio.
L’Accordo del 1979
Il terzo accordo è entrato definitivamente in vigore nel gennaio 1981 ed è scaduto nel dicembre 1986.
È stato il primo accordo internazionale sui prodotti di base a fare riferimento alla risoluzione I (III) della Conferenza delle Nazioni Unite su un Fondo comune nell’ambito del programma integrato per i prodotti di base. Più avanti, il Fondo svolgerà un ruolo importante per l’attività del COI.
L’Accordo del 1986
L’accordo del 1986 ha segnato una svolta nella vita del COI. Per la prima volta il titolo dell’Accordo menzionava anche le olive da tavola, mentre nel testo figuravano riferimenti e misure specifiche per questo prodotto, in precedenza messo in ombra dall’olio d’oliva. Il nuovo Accordo potenziava inoltre le attività tecniche e promozionali.
L’Accordo del 2005
Pone l’accento sulla costruzione di rapporti più stretti con il settore privato e prevede un’azione comune da parte di rappresentanti dell’industria e delle istituzioni per trovare soluzioni ai problemi del settore olivicolo.
Attribuisce un’importanza ancora maggiore alla qualità del prodotto, argomento chiave per promuovere l’olio d’oliva e le olive da tavola presso i consumatori e contribuire a un maggiore equilibrio tra domanda e offerta. Infine, ma non meno importante, la protezione e la conservazione dell’ambiente sono state considerate priorità assolute per migliorare l’impatto ambientale dell’olivicoltura e dell’industria dell’olio d’oliva e delle olive da tavola.
L’Accordo del 2005 è rimasto in vigore fino al 31 dicembre 2106.
L’Accordo del 2015
L’Accordo del 2015 è stato negoziato nell’ambito di una conferenza internazionale tenutasi a Ginevra nell’ottobre 2015 sotto l’egida della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD). L’Accordo del 2015 si pone come un’evoluzione degli Accordi precedenti e presenta delle caratteristiche innovative che consentono al COI di adeguarsi alle mutevoli esigenze del settore olivicolo e della società.
L’Accordo del 2015 è più breve ma più preciso del suo predecessore. Tra i suoi obiettivi, quello di valorizzare il ruolo del Consiglio oleicolo internazionale come centro mondiale di documentazione e informazione sull’olivo e sui suoi prodotti e come punto di incontro per tutti gli operatori del settore; e una rinnovata attenzione alla standardizzazione e alla ricerca, alla condivisione delle informazioni e all’economia olivicola. Non mancano, tuttavia, le priorità di sempre del COI: favorire la cooperazione tecnica e la promozione dei prodotti olivicoli. L’Accordo mira inoltre a integrare i paesi consumatori nell’Organizzazione. A tal fine, introduce un nuovo metodo di calcolo delle quote che tiene conto delle importazioni.
Accordo di sede
Dall’anno della sua fondazione i diritti, le immunità e privilegi della sede, del personale e dei rappresentanti del Consiglio oleicolo internazionale sono stati oggetto di tre accordi successivi, stipulati con il Regno di Spagna, paese in cui l’organizzazione ha il suo quartier generale. L’accordo attualmente in vigore è stato firmato il 28 novembre 2019.